E' una
cittadina
che si
trova
alla
confluenza
fra il
torrente
Pàdola e
il
Piave;
ci
colpisce
per il
suo
“ampio
respiro”.
Balza
subito
all'occhio
la
chiesa
dedicata,
ovviamente,
a Santo
Stefano,
con il
caratteristico
pronao
neoclassico.
A lato
il
Palazzo
Alfarè
(dal
nome
dell'architetto
bellunese
che lo
progettò
a metà
degli
anni '20
del
secolo
scorso),
sede del
municipio;
molto
interessanti
anche
gli
affreschi,
che
illustrano
la
storia
del
paese e
il
cimitero
della
Prima
Guerra
Mondiale
che
contiene
i resti
di 1000
soldati
(Italiani
e
Austro-Ungarici)
e di un
Ascaro.